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Modelli di biglietti da visita, quali scegliere?

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Il nostro profilo di LinkedIn non riuscirà mai a sostituirsi al nostro biglietto da visita, così gli ebook non riusciranno mai a soppiantare completamente i libri cartacei. Quello che nel mondo anglosassone è conosciuto come business card è nato all'inizio del diciottesimo Secolo in Francia, e da allora è un elemento centrale per chiunque voglia fare networking o sia alla ricerca di nuovi potenziali clienti. Con un semplice gesto, grazie al biglietto da visita, è possibile passare ad un nuovo contatto tutti i dati necessari per imbastire una nuova e si spera fruttuosa collaborazione, senza obbligare l'altro a estrarre carta e penna o il proprio smartphone per registrare nome, cognome, numero, sito web, indirizzo email e via dicendo.

Il biglietto da visita, dunque, è un vero e proprio mezzo di comunicazione a sé stante, immediato e semplice, e soprattutto tattile. È quest'ultima, probabilmente, la caratteristica principale che rende il biglietto da visita centrale e imprescindibile anche nel bel mezzo dell'era digitale. Ma quali dimensioni hanno i biglietti da visita perfetti? Quale formato, quale rifinitura, e quale tipo di design sono da preferire? Vediamo insieme!

Le dimensioni e il formato del biglietto da visita

Nessun articolo della nostra Costituzione o del Codice Civile ci dice quali devono essere le dimensioni di un biglietto da visita. Questo significa, insomma, che abbiamo una certa libertà di movimento. Detto ciò, però, prima di scegliere le dimensioni per il talloncino che userai per raccogliere nuovi preziosi contatti, devi sapere che in Italia esiste una misura standard, e che quindi va per la maggiore. Parliamo del classico biglietto da visita da 85 per 55 millimetri, le medesime misure di una carta di credito o di un bancomat. Il vantaggio principale, in questo caso, è dunque quello di avere un biglietto da visita che può entrare comodamente in qualunque portafoglio. Va peraltro sottolineato che in altri Paesi lo standard è leggermente differente: Germania, Francia e Regno Unito, per esempio, utilizzano per lo più cartoncini delle nostre stesse misure, laddove invece gli Stati Uniti e il Canada optano per i formati da 89 per 51 millimetri, mentre la Cina fa ancora di più con 90 per 54 millimetri.

Quale dimensioni dovresti dunque scegliere per il tuo biglietto da visita? Non c'è dubbio che un biglietto da visita con delle dimensioni differenti tende a spiccare sopra agli altri, e quindi ad avere una maggiore visibilità. Ma se la maggior parte delle persone continua a stampare talloncini con le misure standard un buon motivo c'è: il biglietto da visita 85 per 55 millimetri risulta infatti più pratico, entrando comodamente nei portafogli di chi si trova a raccogliere molte business card. Per questo motivo, in linea di massima, si consiglia sempre di stampare nel formato standard i biglietti da visita B2B, lasciando invece una maggiore libertà a chi guarda al B2C: in questo caso l'originalità può certamente pagare. Un ristorante, un negozio, un hotel o ancora di più un fotografo hanno dunque tutte le ragioni per osare di più, personalizzando le misure o optando persino per un biglietto da visita con formato quadrato.

Fronte e retro? Plastificati? Quale tipo di carta?

La scelta delle dimensioni non è l'unica che mette in crisi chi deve realizzare per la prima volta il proprio biglietto da visita. Tutti si trovano davanti alla classica domanda se stampare solo fronte o fronte e retro; in mancanza di motivazioni particolari, di certo la seconda opzione è da preferire, con l'opportunità – per esempio – di inserire su una facciata le informazioni e dall'altra il logo dell'azienda o un elemento grafico accattivante accompagnato da uno slogan. Chi, oltre ai classici nome, cognome, numero di telefono e indirizzo email, vuole dare altre informazioni ai propri contatti, può optare anche per i biglietti da visita doppi, con un formato pieghevole, che mettono quindi a disposizione dello stampatore 4 facciate, raddoppiando la superficie disponibile.

Per rendere più durevoli i biglietti da visita, inoltre, è possibile optare per la plastificazione, la quale  può essere lucida, opaca o soft touch, per rendere il talloncino vellutato al tatto. Quanto alla scelta della carta c'è davvero da sbizzarrirsi: dai cartoncini vintage a quelli filigranati, passando per le carte telate a quelle perlate, non c'è che l'imbarazzo della scelta, in base al proprio gusto personale e al livello di eleganza che si vuole imprimere allo stampatoPer quanto riguarda il design, infine, ogni brand e ogni persona devono essere innanzitutto coerenti, con il proprio settore, con il proprio stile di comunicazione e con le aspettative del proprio pubblico.



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